L’attore Peter Arpesella protagonista del video di Diabete Romagna dedicata alle donazioni regolari
È l’attore Peter Arpesella, che convive con il diabete di tipo 1 e che in questi giorni è sugli schermi dei cinema italiani assieme a Matt Damon e Christian Bale nella pellicola “Le Mans 66 – La grande sfida”, titolo originale “Ford v Ferrari”, il protagonista del video realizzato dall’associazione Diabete Romagna per promuovere il programma di donazioni regolari. In questo video Arpesella evoca emotivamente le sensazioni che può provocare un’ipoglicemia, uno degli spettri più potenti con cui convive una persona con diabete tipo 1. Peter ha il diabete tipo 1 da quando era molto piccolo e il diabete è per lui uno strumento con cui leggere le emozioni e i personaggi che rappresenta nelle sue interpretazioni.
L’ipoglicemia indica uno stato patologico legato ad un basso livello di zuccheri nel sangue. L’ipoglicemia provoca diversi effetti e sintomi, la maggior parte dei quali originata da uno scarso afflusso di glucosio al cervello, che ne riduce le funzioni cognitive; questa diminuzione della funzione cerebrale può andare da un vago senso di malessere al coma e in rari casi alla morte. L’ipoglicemia è una condizione che chi ha il diabete teme, come temute sono tutte le complicanze legate alla malattia. Il diabete è una malattia troppo spesso sottovalutata e spesso conosciuta in maniera molto superficiale, ma dalla quale non si guarisce e che se non adeguatamente gestita mette alla dura prova la vita di chi ne soffre e delle persone che le stanno vicine. Per questo l’associazione Diabete Romagna ha sentito la necessità di girare un video che evochi alcune delle paure che affliggono chi convive con il diabete e di promuovere l’importanza di una donazione regolare all’associazione Diabete Romagna per aiutare le persone affette da diabete e i loro famigliari nella gestione di questa delicata patologia.
Il video, girato presso l’Antica Pescheria di Piazza Cavour a Rimini, è stato realizzato dal regista dell’associazione Diabete Romagna Stefano Marconi durante il soggiorno estivo di Peter Arpesella nella sua amata città natale. Peter abita a Los Angeles, ma a Rimini molti lo conoscono per la storia della sua famiglia. Una storia, quella di Peter, con diabete di tipo 1 dall’età di 7 anni, discendente della grande famiglia che tutti conoscono a Rimini perché assieme a Fellini ha reso celebre il Grand Hotel in tutto il mondo, e che sembra quella di un film. Il video è girato in inglese, lingua con cui Peter è solito recitare, e con i sottotitoli in italiano.
“Sappiamo che in un video le reali sensazioni non potranno mai essere riprodotte perché quello che si prova è talmente forte da togliere letteralmente il respiro e ogni forma di lucidità. Così come non possono essere riprodotte le paure che si nascondono nella vita di una persona con diabete e dei suoi famigliari. Il diabete cambia la vita, non c’è obiezione che tenga, ma per far sì che il diabete non decida della vita di nessuno è importante non lasciare sole le persone che convivono con una malattia cronica come il diabete per la quale non esiste guarigione ed essere al loro fianco in questo percorso di vita tendendo loro la mano.” Pierre Cignani, presidente dell’associazione Diabete Romagna.
Diabete Romagna, tramite i suoi sostenitori, finanzia sul territorio romagnolo tutti quei servizi necessari per migliorare la qualità di vita di adulti e bambini con diabete e delle loro famiglie e per evitare l’insorgere di pericolose complicanze. In particolare offre il supporto gratuito di psicologi, dietisti, podologi, di un medico diabetologo per l’assistenza medica domiciliare ai pazienti con diabete non autosufficienti, l’acquisto di strumentazione e presidi sanitari e l’organizzazione di Campi scuola formativi per i bambini e le famiglie. “Il diabete è per sempre. Con una donazione regolare a Diabete Romagna possiamo possiamo pianificare in maniera costante i nostri progetti e garantire maggiore tempestività nelle azioni, una donazione regolare ci aiuta a ottimizzare l’uso dei fondi. Inoltre, un donatore, grazie a questo strumento, rimane sempre aggiornato su come evolve il progetto, evita code e file in posta o in banca, e la donazione è detraibile fiscalmente. Con una donazione di 20 euro al mese, ad esempio, offriamo a a 8 bambini il supporto psicologico per un anno e aiutare quelle famiglie a cui cade il modo addosso quando scoprono che i loro piccoli per vivere dovranno fare iniezioni di insulina a vita.” Pierre Cignani.
Il video è online sul canale You Tube di Diabete Romagna, sulla pagina facebook dell’associazione e sul sito www.diabeteromagna.it alla pagina “Adotta un progetto“