Il legame tra l’Italia e gli Stati Uniti nel ricordo di “Mimmo Colucci” a favore dei progetti dell’associazione Diabete Romagna
Domenico Colucci, conosciuto come Mimmo, dirigente INAIL in pensione, che da 21 anni conviveva con il diabete e le sue complicanze, è venuto a mancare il 23 gennaio di quest’anno, ma continua a vivere nei ricordi della sua famiglia e dei suoi amici in Italia e negli Stati Uniti e di quegli adulti e bambini con diabete che, grazie alle donazioni raccolte in sua memoria, potranno affrontare le sfide che il diabete impone.
“Mimmo” era amato da tutti nel reparto di diabetologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, tanto che quando doveva recarsi alle visite lo faceva con piacere. In ospedale lo aspettava anche la Dott.ssa Agnese Ricci, podologa dell’associazione Diabete Romagna, che opera nell’ambulatorio dedicato al piede diabetico per i pazienti che ne hanno bisogno, grazie al sostegno dei donatori dell’associazione Diabete Romagna. Ricordano Mimmo con commozione anche i volontari dell’associazione Diabete Romagna i quali, nonostante le complessità legate all’emergenza Covid-19, lavorano da anni, insieme allo staff del Dott. Nizzoli, per rendere il reparto di diabetologia il più accogliente possibile, grazie al progetto “A braccia aperte”. Il diabete obbliga a continui controlli e a frequentare con costanza l’ospedale, e sapere di trovare un contesto che sia accogliente come una casa cambia il modo di rapportarsi alla malattia e alle sue complicanze.
“Mimmo”, originario di Molfetta si è laureato in giurisprudenza e dopo aver vinto il concorso all’INAIL ha lavorato a Forlì, Piacenza e Reggio Emilia. Forte il legame con la famiglia e con i parenti e amici in Puglia, nel Nord Italia e nel New Jersey. Grande lavoratore, ma soprattutto metteva al centro di tutto la famiglia, in particolare la moglie Anna di cui era innamoratissimo, i figli Paola e Roberto, quest’ultimo con due figli e venuto a mancare all’età di 47 anni per un tumore al cervello e i nipoti Matteo, Leonardo e Ilaria. “Mimmo era amato da tutti per la sua simpatia e perché era una persona di cuore, sempre disponibile per gli altri, continuo a sentirlo vicino e sono grata perché con lui ho avuto un figlio meraviglioso e una figlia altrettanto meravigliosa e sempre presente”, queste le parole della moglie Anna. Donazioni a favore dei progetti di Diabete Romagna sono arrivate da Trieste, Milano, Molfetta e dagli Stati Uniti, dove la famiglia di Mimmo ha vissuto per un anno e dove hanno passato alcune estati con i famigliari.
“Siamo infinitamente grati alla famiglia Colucci e a tutti gli amici e parenti di Mimmo che con queste donazioni hanno cancellato ogni confine con l’obiettivo di aiutarci a costruire un mondo in cui il diabete non abbia più il potere di decidere della vita di nessuno.” Pierre Cignani, presidente dell’associazione Diabete Romagna.