Diabete Romagna: bambini, adulti e persone non autosufficienti, dove viene investito il 5×1000
Bambini, adulti e persone non autosufficienti, tutti accomunati dal diabete che non guarda all’età e da cui, una volta diagnosticato, non è possibile guarire e tutti accomunati dai progetti che Diabete Romagna riesce a realizzare a loro favore grazie alle entrate provenienti dal 5×1000. Sono questi i mesi in cui dipendenti, pensionati e liberi professionisti scelgono di destinare il 5×1000 della loro dichiarazione dei redditi, una scelta che non costa nulla, ma che ha un valore enorme per chi tutta la vita deve convivere con una malattia così subdola e che se non adeguatamente gestita può portare a gravi complicanze a carattere sistemico.
Nel 2015 Beatrice è stata testimonial della campagna 5×1000 dell’associazione Diabete Romagna “Non tutte le penne sono uguali”, una bimba per ricordare che il diabete colpisce anche in tenera età. Oggi Beatrice è cresciuta e con lei l’associazione e il sostegno a favore di bambini, adulti e persone non autosufficienti con diabete. La campagna vuol far riflettere il pubblico su quanto una parola comune, e dal significato presumibilmente immediato per tutti, possa nascondere qualcosa di diverso e più profondo. La penna è qualcosa di universalmente accettato come legato alla scrittura. Per una persona con diabete, invece, viene in gergo chiamata ‘penna’ la siringa che nella quotidianità serve a garantire la quantità di insulina necessaria al corpo per svolgere le abituali attività quotidiane. In questi anni le tecnologie a supporto della persona con diabete sono venute molto incontro ai pazienti e alle loro famiglie, ma ancora oggi una persona con diabete non può contare su una cura per la malattia, ma solo su una terapia per gestire la meglio la sua cronicità.
Grazie alle scelte del 5×1000 dei sostenitori dell’associazione in questi quattro anni molto si è fatto in questa direzione e come è cresciuta Beatrice di pari passo è cresciuta l’associazione. Ora Beatrice gestisce le misurazioni della glicemia e le iniezioni di insulina, con la “penna” o con il microinfusore, un apparecchio che eroga l’insulina grazie ad una cannula e che permette di dosare meglio la quantità necessaria al corpo. Grazie all’aiuto dei suoi volontari, Diabete Romagna, che nel 2015 è nata dall’unione delle forze delle associazioni di pazienti di Forlì, Cesena, Rimini e Cesenatico, ora è il punto di riferimento sul territorio per bambini e adulti con diabete e per i loro famigliari, tutto grazie al supporto delle persone che la sostengono anche con il contributo che deriva dal 5×1000. Grazie al 5×1000 attualmente 14 professionisti come dietisti, psicologi e podologi offrono supporto gratuito ai pazienti e alle loro famiglie nei reparti di diabetologia di Cesena, Cesenatico, Savignano, Forlì e Rimini. Anche grazie al 5×1000 è stato avviato il primo progetto in Italia di assistenza medica domiciliare dedicato alle persone con diabete non autosufficienti e che oggi ha in carico circa 220 pazienti
“Il nostro scopo è costruire insieme ai nostri sostenitori un mondo in cui il diabete non abbia più il potere di decidere della vita di nessuno. Grazie al 5×1000 possiamo dire che questo sogno si può trasformare in una magnifica realtà. Quello che abbiamo fatto in questi anni ne è la prova ed è solo l’inizio di un lungo percorso per migliorare l’aspettativa e la qualità di vita delle circa 80.000 persone in Romagna che, come Beatrice, vivono con il diabete ogni momento della loro vita. Il nostro grazie va ad ogni persona che con il suo 5×1000 ci è vicina in questo percorso.” Pierre Cignani, presidente Diabete Romagna Onlus.
Per conoscere le attività dell’associazione consultare il sito www.diabeteromagna.it e per donare il 5×1000 basta indicare in sede di dichiarazione dei redditi nella casella “sostegno al volontariato” il codice fiscale dell’associazione Diabete Romagna 92008070408. È anche possibile personalizzare il proprio profilo facebook con il “motivo” di Diabete Romagna, un cerchio azzurro, simbolo internazionale del diabete con il codice fiscale dell’associazione.